CIRCOLARE CIRCUITO MEDIA SICUREZZA, L’OPINIONE DEL SEGRETARIO GENERALE DELL’OSAPP

In queste ore ho ricevuto richieste e osservazioni rispetto alla avvenuta diffusione della bozza di circolare del Capo del Dap riguardante il circuito della media sicurezza.
In particolare, mi sono stati richiesti chiarimenti rispetto all’espressione “ecchè ci voleva?” che ho utilizzato nell’accompagnare la diffusione di tale bozza su WhatsApp quasi che vi fosse una concorde accettazione dei relativi contenuti. Nulla di tutto questo! La frase aveva il significato di accentuare la circostanza che per la prima volta, dall’insediamento lo scorso aprile fino a ieri sostanzialmente “silenzioso”, il Capo del Dap Carlo Renoldi manifestasse i propri intenti attraverso un documento concreto avente diretta rilevanza nella gestione degli istituti e dei servizi penitenziari.
Peraltro e per ciò che riguarda contenuti e modalità riportati nella bozza di circolare, fermo restando che la trasmissione dell’atto alle Organizzazioni Sindacali nulla ha a che vedere con qualsiasi intento collaborativo con il Sindacato (pure manifestato in un precedente documento dello stesso Renoldi) trattandosi semmai di atto di pura cortesia istituzionale (trasmetto prima che sia ufficiale per mera informazione, senza alcuna esigenza di conoscerne il punto di vista) ed atteso che tale circolare troverà comunque attuazione “sperimentale” dal 15 settembre al 30 novembre 2022 nelle regioni Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Campania e Sicilia, da una prima lettura risultano, con evidenza, alcune “pecche” riguardanti:
– Il fatto che si tratti di una mera ripetizione di una parte di norme e concetti già in essere;
– Il fatto che nulla si specifichi riguardo alla Sicurezza interna, in cui, semmai è il Personale a chiedere al Capo del Dap, quale Organo a ciò deputato,  di rivalutarne presupposti e condizioni nelle carceri.
– Il fatto che le responsabilità ancora una volta ne risultino diluite ai vertici e ricadenti sulla base, ovvero sugli “ultimi” operatori della filiera penitenziaria a quotidiano contatto con la popolazione detenuta.
In ogni caso, come OSAPP faremo pervenire il nostro parere, apprezzato o meno che sia, ai Vertici politici e amministrativi.
Fraterni Saluti.-
lb – sgo